Seminario: Salute, (ben)essere ed emozioni. Il valore evolutivo della malattia

Il seminario “Salute, (ben)essere ed emozioni”, a cura del dr. Enrico Cembran, si terrà il 12 novembre 2022 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 presso la nostra sede operativa sita in Via Adamello, 12 – 09122 Cagliari.

La partecipazione è gratuita e dato il numero limitato di posti è gradita l’iscrizione.

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dettagli del seminario

Lo sviluppo della Medicina Classica o Allopatica attuale, è veramente notevole.

Tuttavia ancora molte, troppe malattie, vengono definite idiopatiche, ossia, senza cause note.

Tutto ciò che oggi è considerato scientificamente sostenibile, proviene da un percorso di sperimentazione generato dal coraggio di mettere in discussione i canoni collaudati del sapere considerabile classico ed assodato in quello specifico riferimento temporale.

Molto spesso, nella Medicina Classica, vengono frettolosamente liquidati stati di malessere con affermazioni semplicistiche o banalizzanti quali: “non è nulla, sei solo stressato/a”, “la tua malattia è solo frutto della tua fantasia”, “la tua malattia è insignificante statisticamente”, “la tua malattia è una tara ereditaria”, “devi imparare a conviverci”.

Eppure, a ben vedere, attraverso la PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia), è possibile attribuire per ogni malattia, una matrice se non altro comune, per tutte le patologie esistenti.

Il problema è strettamente legato alla concezione olistica dell’essere vivente, o la si accetta, o si resta nei rassicuranti, ma ristretti canoni del sapere di tipo scientifico.

Per ampliare la visione, occorre fare lo sforzo di visualizzare ogni essere vivente quale espressione di un’unica energia che, manifestandosi a frequenze diverse, possa, condensandosi o rarefacendosi, assumere stati diversi.

Questa concezione è rilevabile in tantissime discipline mediche di tipo arcaico, quali la Medicina Egizia, la Medicina Tradizionale Cinese, la Medicina Ayurvedica, e più recenti, quale, ad esempio, l’Antroposofia.

Tutte, indistintamente, anche se attraverso ragionamenti diversi, arrivano a sostenere che l’essere vivente è tanto struttura materiale che energia mentale, che energia spirituale.

Naturalmente, non significa mettere da parte il metodo logico razionale, al contrario, vuol dire semmai ampliarlo, arricchendolo con nozioni riguardanti l’aspetto soprasensibile della stessa esistenza.

Se è vero che ogni essere è unico e irripetibile, perché non dovrebbe essere ogni stato di salute o malattia, parimenti unico o irripetibile?

Il fatto è che la Medicina convenzionale contemporanea, necessita di standardizzazione, di ripetibilità, di protocolli frutto di statistiche. Tutto ciò, porta inevitabilmente ad appiattire il ragionamento medico e a spostare l’attenzione dal paziente, che dovrebbe essere il centro del rapporto terapeutico, al suo sintomo, strutturando la terapia proprio sull’elemento rappresentante il messaggio più profondo della malattia, intesa come risorsa di evoluzione e non come punizione.

Secondo una più ampia accezione, il sintomo è un complemento necessario all’Anima per ricomporre la sua struttura energetica, temporaneamente alterata.

Dunque una vera risorsa a disposizione del paziente e del terapeuta, per cogliere il significato profondo della malattia. Il vero possibile inizio del percorso di risanamento.

Enrico Cembran